
Le premesse non erano affatto facili: la siccità da record unita al caldo anomalo riscontrato nella stagione estiva hanno tenuto altissima la tensione per questa vendemmia 2022. Ma le nostre viti, ancora una volta, ci hanno sorpreso per la loro incredibile capacità di adattamento.
Poco, ma buono
L’andamento climatico che ci siamo trovati ad affrontare in quest’ultima stagione è stato senza dubbio difficoltoso; i vigneti sono stati messi a dura prova dalla siccità e le dalle temperature estive più alte del consueto.
Abbiamo messo in atto tutti gli accorgimenti agronomici appresi in passato nelle annate simili:
- gestione oculata della vegetazione, uso delle reti antigrandine – che grazie alla loro leggera ombreggiatura proteggono i grappoli dalle ustioni solari;
- riduzione della produzione tramite vendemmia verde;
- lavorazione del terreno alla base delle piante;
- gestione dell’inerbimento evitando il più possibile l’evapotraspirazione.
Tanti piccoli dettagli con i quali abbiamo tentato di aiutare le nostre piante in quanto l’irrigazione, al momento, non è permessa dai disciplinari di produzione e – a conti fatti – anche difficilmente praticabile.
La preoccupazione è stata così tanta che a settembre ritrovarci a vendemmiare uva così bella e buona ci ha quasi sorpreso! Le nostre vigne ci hanno mostrato, ancora una volta, enormi capacità di adattamento e per questo siamo loro enormemente grati.
Avremo rese sicuramente più basse da questa vendemmia, ma la concentrazione e l’equilibrio risultati dai dati analitici finora raccolti preannunciano un’annata di ottima qualità. Intanto in cantina i lavori fervono, siamo un po’ stanchi, ma anche molto contenti. Il duro lavoro svolto in campagna ora, avvolto nei pungenti profumi delle fermentazioni, si sta trasformando in qualcosa di speciale…
Ritorna la nostra Barbera d’Alba Gisep 2020
Da ben due anni manca nella pattuglia dei vini in uscita in autunno questa bellissima selezione di barbera.
“Gisep” è Giuseppe in piemontese: un omaggio a nostro nonno, che ha contribuito in modo determinante a far crescere la nostra cantina e che ci ha lasciato nel 1998, prima annata di produzione di questo vino.
Abbiamo deciso di vinificare solo nelle annate eccellenti, a fianco della versione classica più fresca, fruttata e fragrante, una piccola produzione di questa Barbera d’Alba, che riesce a raggiungere livelli di complessità e ricchezza unici grazie a diversi fattori.
Come sempre, partiamo dalla vigna: le uve vengono selezionate in tre parcelle situate a Serralunga d’Alba, con esposizioni eccezionali ed impianti vecchi, che ci obbligano a rese molto basse ma di elevatissima qualità. L’affinamento si svolge in legno – parte barrique e parte botte grande – per 18 mesi donando al vino struttura, complessità, opulenza e un grande potenziale di invecchiamento.
La Barbera d’Alba Gisep esce sul mercato nell’autunno del secondo anno successivo alla vendemmia, pronta a stupire per la sua incredibile profondità espressiva.
Il nostro Moscato, a Serralunga
Può sembrare strano, ma teniamo molto a questo vino. La prima annata è stata prodotta nel 1993, fortemente voluto dalla quarta generazione della nostra famiglia, e da pochi giorni è già pronto il Moscato d’Asti 2022 di Massolino.
Una breve introduzione è d’obbligo: il territorio Serralunga d’Alba è l’unico della zona del Barolo ad essere inserito nel disciplinare della DOCG, prerogativa che ha acquisito per ragioni storiche nel 1967 al riconoscimento della DOC all’Asti e Moscato d’Asti.
Torniamo a noi: questa varietà ci ha permesso di sfruttare nel modo migliore le esposizioni più fresche delle nostre colline che permettono al Moscato di esaltare la sua aromaticità e freschezza.
La vinificazione è orgogliosamente gestita internamente, di qui nasce un vino piacevolissimo, fragrante, aromatico, dolce ma non stucchevole, insomma una vera goduria per il palato! Perché non provarlo?