Articoli e approfondimenti su Massolino Vigna Rionda pubblicati da prestigiose riviste di settore.
Tieniti aggiornato sulle ultime novità pubblicate dalla stampa sulla nostra cantina.
Bellissimo articolo di Tom Hyland sul portale della prestigiosa rivista Forbes. Siamo tra i migliori 25 produttori di Barolo!
Un breve estratto:
“Massolino (Serralunga d’Alba) – Se siete sostenitori dei Barolo tradizionali, questo è un must. Franco Massolino guida la produzione dell’azienda ed i cru di Barolo provengono interamente dai vigneti di proprietà nelle sottozone di Margheria e Parafada a Serralunga, e Parussi a Castiglione Falletto. Il loro vino più prestigioso è una Riserva proveniente dalla Vigna Rionda di Serralunga, talvolta commercializzato solo dopo 10 anni di invecchiamento (con l’indicazione “X Anni” in etichetta). Ho assaggiato alcuni Barolo di Massolino di 25 anni che esprimono una sorprendente freschezza; ogni Barolo Massolino offre grande armonia ed equilibrio. – (Traduzione propria.)”
Adagiato sulle colline ai piedi delle Alpi, nel Nord Italia, troviamo il Piemonte, un paradiso dei golosi.
Il Piemonte è la patria […] dei famosi tartufi che nascono spontaneamente su queste colline. Famoso per essere difficile da trovare, il tartufo richiede il naso esperto di un cane da tartufo (o, se vi sentite particolarmente tradizionalisti, di un maiale) per essere scovato, per poi raggiungere cifre di centinaia o persino migliaia di Euro. Perciò cosa si potrebbe bere con una tale prelibatezza? Ebbene, il Piemonte ha pensato anche a questo: il Barolo.
Come il tartufo, il Barolo non è economico. Tradizionalmente prodotto sulle colline del Comune di Barolo e dei paesi vicini, come Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba, un vino può fregiarsi del titolo di Barolo solo dopo 38 mesi di invecchiamento, oppure 62 mesi nel caso della Riserva.
Può essere prodotto solo con l’uva Nebbiolo, nativa della zona. Esigente e difficile da coltivare, questa varietà promette grande complessità e, quando viene rispettata, esprime le classiche note di rosa, spezie e tutte le interessanti sfaccettature che hanno reso famoso il Barolo. Ovviamente, tutto questo non è economico, perciò non dovete stupirvi del prezzo che alcuni di questi grandi vini impongono.
Negli anni ’80, un cambio di direzione verso vini più giovani e fruttati, che non abbiano passato dieci anni in cantina, ha portato alla nascita di uno stile di Barolo più “moderno”. Naturalmente, quest’evoluzione venne inizialmente accolta con ribrezzo – c’è una ragione per la quale la ruota è stata inventata una sola volta. Non si può semplicemente distruggere una profonda tradizione italiana senza che nessuno se ne accorga. E infatti tutti se ne sono accorti, alimentando, in puro stile italiano, la diatriba tra tradizionalisti e modernisti. In ogni caso, da allora le acque si sono calmate e c’è una crescente coscienza del fatto che ci sia posto per entrambi nel Mondo.
Quindi, come bravi maiali da tartufo, abbiamo scovato i migliori 10 Barolo secondo i punteggi dei critici comparati da Wine Searcher. Alcuni saranno di stile più tradizionale, altri più moderni, ma tutti degni di un posto tra i migliori 10.
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10. Massolino Vigna Rionda Riserva, Barolo DOCG Chiudiamo la nostra avventura italiana con il vino di un’azienda a conduzione familiare, Massolino. Fondata nel 1896 da Giovanni Massolino, la cantina è solo una delle imprese di Giovanni. Descritto come un uomo “tenace e ingegnoso”, non solo fondò l’azienda, ma portò anche l’elettricità a Serralunga d’Alba. Il figlio di Giovanni, Giuseppe, prese poi le redini dell’attività di famiglia con entusiasmo, costruendo la prima cantina e partecipando alla creazione del Consorzio per da difesa di Barolo e Barbaresco. Ebbe sei figli, dei quali tre continuarono a condurre l’azienda, acquistano le prestigiose vigne di Margheria, Parafada e Vigna Rionda. Ed è proprio la Vigna Rionda a chiudere la nostra lista. Commercializzato solo dopo sei anni dalla vendemmia, questo è un grande vino da lungo invecchiamento. L’annata 2004 guadagnò 18 punti da Walter Speller (Jancis Robinson) ed è adatto ad invecchiare almeno fino al 2046(!). quindi, con un punteggio di 93, che sicuramente lo inserisce tra i grandi vini, e con un prezzo medio di $ 109, è uno dei più accessibili della lista.
Dunque, questo maiale da tartufo a scovato alcune delizie ed ora potete sedervi con la vostra fonduta di fontina e aprire una buona bottiglia – solo, fate attenzione che abbia almeno 10 anni.
“La Vigna Rionda si colloca a pieno titolo all’interno della Formazione di Lequio, che rappresenta il passaggio tra formazioni dell’Alta Langa e quelle delle colline albesi, mostrando caratteri intermedi tra i due areali. Delle prime conserva la presenza di sporadici strati di Pietra di Langa, arenarie cementate utilizzate come materiale da costruzione, e sottili livelli di sabbia intercalati agli strati di marna chiara. Delle seconde possiede uno dei caratteri distintivi delle formazioni più recenti, ossia la prevalenza dei livelli marnosi su quelli sabbiosi. Il suolo, dunque, favorisce un rapido drenaggio dell’acqua grazie al contenuto sabbioso, che non permette alla vite uno sviluppo lussureggiante. Al contempo, mantiene una riserva idrica, dovuta alla frazione argillosa della marna, sufficiente alla pianta per perfezionare la maturazione del frutto anche in annate siccitose.”
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“La Cantina Vigna Rionda della famiglia Massolino è stata fondata alla fine dell’Ottocento e prende il nome dal prestigioso vigneto di cui detiene un’ampia parte di proprietà. Un privilegio e un orgoglio che rendono Franco e Roberto scrupolosi nel valorizzare non solo questa grande vigna, ma anche gli altri vigneti nei Parussi [in Castiglione Falletto, ndr.], Parafada e Margheria, veri e propri cru di Serralunga.
Attento custode della secolare storia di famiglia è Renato Massolino, lo zio di Franco e Roberto, un vignaiolo autentico, dotato di grande sensibilità e umanità. Il tempo trascorso con lui ci ha permesso di conoscere un pezzo importante della storia di Serralunga e dei personaggi che hanno contribuito alla notorietà del Barolo.
La loro filosofia è molto semplice: rispettare le caratteristiche di ogni singola vigna e mantenere la personalità del vitigno nel calice, cercando di migliorare con nuove tecnologie e sistemi innovativi, ma rimanendo nel solco della tradizione.”
“Barolo Vigna Rionda Riserva 2008
Si impone subito per la ricca tonalità granato, di vivace luminosità. Il naso è integro, profumato e austero; nonostante il lungo affinamento, ha ancora potenzialità nascoste da rivelare. Fiori appassiti, violetta e genziana, uno sviluppo speziato, caratterizzato da liquirizia, chiodi di garofano, cannella, tabacco biondo e sinuose evoluzioni eteree. La traccia balsamica è la chiave di lettura di questa annata, che segna anche il sorso, ricco e potente, con netti rimandi all’olfatto. Persistente ed equilibrato, dal tannino maturo e gustoso. Riposa in botte grande.”
“Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino”