La vendemmia 2023 e i Cru Massolino in uscita

Siamo ormai giunti al tanto atteso momento della vendemmia, dopo un anno di intenso lavoro, fatica, stress, dedizione… ma anche tanta passione ed entusiasmo! Questo l’approccio con cui affronteremo le prossime settimane. Vi presentiamo inoltre, uno ad uno, tutti i Crus di Barolo e Barbaresco che dopo ben due anni tornano disponibili da settembre. E ancora: altri tre nuovi episodi della Massolino Story, fino agli anni ’90, con l’arrivo della quarta generazione della famiglia. Buona lettura!

Prime anticipazioni sulla vendemmia 2023

L’andamento stagionale non è stato facile, in quanto caratterizzato da diverse criticità che nel corso dei mesi si sono susseguite. Siccità, malattie fungine – in primis la peronospora, con attacchi aggressivi -, temporali estivi molto violenti – che però non hanno portato grandine sulle colline del Barolo -, temperature estive altissime – fortunatamente estese ad un breve periodo – ci hanno tenuti occupati e in tensione per tutta la stagione.
Ora finalmente siamo giunti al periodo più desiderato e impegnativo dell’anno, la vendemmia, che da noi è iniziata lo scorso 4 settembre. Come di consueto siamo partiti dalla raccolta del Moscato: è appena l’inizio ma ci sentiamo contenti e ottimisti, con la consapevolezza che anche il millesimo 2023 per noi si prefigura nell’ottica del “poco ma buono”.

Con questa premessa possiamo sicuramente considerarci molto fortunati: il pensiero va ai colleghi di territori vicini colpiti da tremende grandinate, che hanno visto il loro raccolto completamente distrutto in pochi minuti. Queste settimane procederanno con gli ormai consueti ritmi frenetici per tutto il nostro team, sia in vigna che in cantina: vi terremo aggiornati!

Ci siamo: riecco tutti i crus firmati Massolino

Sono tornati in formazione compatta i nostri Barolo, disponibili per gli appassionati dopo ben due anni: Barolo Margheria, Parafada e Parussi dell’annata 2019, oltre al Barolo Vigna Rionda Riserva 2017.
Come da programma è uscito anche il Barbaresco Albesani 2020, oltre alla selezione di Barbera d’Alba Gisep 2021.

La complessità del millesimo 2019 si riflette chiaramente nei tre crus Barolo, sposandosi perfettamente con le caratteristiche dei tre vigneti dai quali provengono le uve.

Barolo Margheria - Massolino
Barolo Margheria
L’eleganza di questo crus mostra in maniera straordinaria lo stile dell’annata. Il profilo aromatico è ricco, con ampie note minerali e floreali, tra le quali i sentori di viola e di rosa prevalgono in modo deciso. È un vino che descrive perfettamente il DNA di questa collina, la quale gli conferisce già nei primi anni di affinamento in bottiglia estrema eleganza. Certamente riconoscibile come un Barolo del Comune di Serralunga vista la sua importante struttura, ci aspettiamo raggiunga la sua massima espressione dopo alcuni anni di invecchiamento.

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Barolo Parafada
Incarna a pieno lo spirito di Serralunga, con una complessità e profondità notevoli, anche in questa 2019. Presenta un colore rosso granato carico, al naso si riconoscono note scure di frutta concentrata, con un richiamo al sottobosco e alle sue note floreali. Ricco, potente, ad oggi ancora austero al palato, ma sicuramente rappresentativo del territorio di origine, con un lunghissimo finale. Da rimarcare la sua innata potenzialità di invecchiamento.

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Barolo Parussi - Massolino
Barolo Parussi
Anche per questo millesimo si presenta all’uscita come un vino ancora chiuso, in attesa di esprimersi al meglio nei prossimi mesi, caratterizzato da tannini potenti e da un’ottima acidità. Affascinanti i sentori speziati e balsamici che si riconoscono al naso, seguiti poi da una grande complessità e pienezza al palato. Dei i tre cru che qui vi presentiamo è quello che presenta un colore più intenso e profondo, che lascia presagire in futuro una grande struttura, austerità tannica e longevità.

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Attesa anche l’uscita della nostra Vigna Rionda Riserva 2017: consideriamo questo millesimo più aperto ed equilibrato rispetto ad altri in passato, con una struttura acida e una freschezza rilevanti. Dopo sei anni di invecchiamento è già in grado di esprimersi a livelli molto alti: riusciamo a riconoscere le classiche note di frutta scura che normalmente ci dona, unite a quelle minerali tipiche di questo grande Cru di Serralunga. E ancora: colore profondo, tannini setosi, grande lunghezza… Un Barolo Vigna Rionda Riserva già assolutamente godibile fin da ora e che – come sempre – è già una grande promessa per il futuro!

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Per il secondo anno ecco anche il Barbaresco Albesani, elegante selezione di questa importante MGA di Neive che abbiamo affiancato agli altri Cru di Barolo in uscita a settembre. L’annata 2020 ci ha donato vini molto equilibrati, fruttati, freschi ed eleganti. Il nostro Barbaresco Albesani ha saputo riflettere perfettamente questa personalità: rotondo e ricco, si fa portavoce dello stile che noi Massolino ricerchiamo in un Barbaresco, ovvero
affascinante e complesso, ma già piacevole in gioventù.

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È prodotta soltanto nelle migliori annate, con uve selezionate da parcelle situate a Serralunga d’Alba, con esposizioni eccezionali ed impianti vecchi, che ci obbligano a rese molto basse ma di elevatissima qualità: è la nostra Barbera d’Alba Gisep 2021. Nata da un millesimo sicuramente da ricordare, è un vino straordinariamente profondo, che si presenta con un colore impenetrabile, ricco e pieno in bocca come poche altre annate hanno saputo offrirci e con il suo caratteristico finale lunghissimo. Difficile, secondo noi, chiedere di più!

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Da qualche giorno sono tutti disponibili nei migliori ristoranti, enoteche e wine bar di oltre 50 Paesi del mondo: le tirature sono limitate, non fateveli scappare!


The Massolino Story: si prosegue fino agli anni ‘90

In questa newsletter aggiungiamo altre tre tappe della nostra storia, accompagnandovi per mano fino agli anni Novanta, quando entra con entusiasmo in azienda la quarta generazione di famiglia.

1986,
la Vigna Rionda cresce

La famiglia Massolino acquisisce nuove parcelle di Vigna Rionda. Si tratta dell’annessione più importante in termini di estensione tra tutte quelle fatte fino ad allora.

Si tratta di un ampliamento piuttosto significativo, con l’acquisizione di ben sette parcelle – per un totale di quasi 2 ettari – rilevate da Gianni Ravinale, figlio della “mitica” maestra della Scuola Elementare di Serralunga d’Alba e il cui padre era già conosciuto come produttore di vino. Gianni, anche lui maestro, è da tutti considerato come una persona molto intelligente e lungimirante tanto da arrivare a ricoprire in modo esemplare anche la carica di sindaco del Paese. Avendo fatto scelte professionali diverse, decide di cedere alla famiglia Massolino questa bellissima proprietà vinicola – già allora molto ambita – grazie alle ottime relazioni in essere.
Indimenticabile la “movimentata” serata in cui, in famiglia, i fratelli Giovanni e Renato Massolino (grande amico d’infanzia di Gianni) annunciano la loro volontà di impegnare i risparmi di generazioni in questa nuova acquisizione. Una decisione fondamentale e molto impegnativa che, già allora, ha comportato l’investimento della maggior parte dei beni di casa … Un confronto vivace di idee, progetti, mentalità dei diversi membri della famiglia, che alla fine ha visto tutti d’accordo: si va avanti!
Con il passare del tempo, neanche a dirlo, la scelta fatta si è rivelata straordinariamente lungimirante.


1990,
l’ultima parcella di Vigna Rionda

Ingresso dell’ultima parcella di Vigna Rionda, che completa l’attuale proprietà dell’azienda Massolino in questa collina. Un importante consolidamento della sua presenza in una delle menzioni più celebri di tutta la zona di produzione del Barolo.

Nel 1990 si completa l’attuale proprietà della famiglia sulla collina della Vigna Rionda. Si aggiunge la parcella 14 della signora Rosa Giudice, che va a perfezionare l’estensione nella parte alta del versante occidentale in cui il primo vigneto era stato impiantato pochi anni prima (tra il 1986 e 1987 circa). Con questo ultimo passaggio i vigneti della famiglia Massolino in Vigna Rionda raggiungono i 3 ettari sui circa 10.24 complessivi di questa MGA.


Anni ‘90,
la quarta generazione

Cominciano a lavorare in Azienda i fratelli Franco, Roberto e Paola, la quarta generazione della famiglia Massolino.

L’ingresso di membri di una nuova generazione in un’attività di famiglia ormai secolare non è mai un passaggio semplice e scontato, ma la lungimiranza, lo spirito di collaborazione e la buona volontà di tutte le figure coinvolte hanno reso questa fase molto fluida. I tre fratelli Massolino hanno portato in dote nuove idee, linfa ed energie, che abbinate all’esperienza, alla saggezza e alla disponibilità nel “lasciar spazio” delle persone più mature hanno saputo contribuire al meglio alla crescita organizzativa e mentale dell’azienda. L’unione e l’equilibrio tra i vari membri della famiglia sono stati, senza dubbio, il saldo fondamento su cui da sempre si poggia la storia della cantina.