Articles and insights on Massolino Vigna Rionda published by prestigious sector magazines.
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“I migliori 100 vini rossi del Mondo” – Falstaff Magazine
Il nostro Barolo Riserva Vigna Rionda è stato annoverato tra i 100 vini rossi più iconici al Mondo secondo la prestigiosa rivista Falstaff!
“Piedmont is among the world’s richest regions when it comes to wine culture. Its hilly landscapes are home to a plethora of wineries offering the perfect blend between tradition and innovative spirit.”
[…]
“Massolino
In Serralunga d’Alba – one of the eleven localities certified to produce Barolo – the Massolino have been in the wine trade for over a hundred years. The current fourth generation boasts a recently-renovated cellar as well as 23 hectares of vineyards, looked over by a stunning panoramic terrace. The atmosphere they offer to visitors is as homely as it gets, with tasting sessions taking place in the sitting room of the old family house. After having sipped through the Massolino range of red and white wines, don’t miss the chance to visit the charming town of Serralunga and its 14th-century castle, a surprising nod to French Gothic architecture.”
[…] Nel 2019 muovono i primi passi nella zona del Barbaresco, affittando [4 ettari, n.d.r.] di vigneto nelle MGA Albesani, Starderi e Serraboella. Il proprietario dei vigneti, Bernardino Gastaldi, non ha eredi; lui e Roberto Massolino condividono un’amicizia basata sull’amore per il mondo delle auto.
In ogni annata, i Barbaresco sono fermentati ed affinati separatamente, “per capire quale espressione rappresenta al meglio Massolino”, racconta Franco. Hanno scoperto che Albesani è il più elegante dei tre e l’annata 2019 entrerà in commercio il prossimo anno, a Settembre 2022. Nella primavera 2022 uscirà anche un Barbaresco 2019 che assembla le uve di tutti e tre i vigneti.
[…] Massolino possiede [2,5 ettari, n.d.r.] nella MGA Vignarionda, poco meno di un terzo dei 10 ettari totali della sottozona. Fu la prima azienda ad imbottigliarlo come cru di Barolo, nell’annata 1982. Per via di questo stretto legame con la Vigna Rionda, celebre per essere uno dei vigneti migliori nell’intero Barolo, la famiglia Massolino ha da sempre cercato di plasmare un’identità unica per il proprio fiore all’occhiello.
“Abbiamo ragionato a lungo su come raccontare la storia di Vigna Rionda”, spiega Franco. Con la convinzione che il 2016 sia una grande annata, si è deciso di creare una nuova etichetta, nera, per “rappresentare Vigna Rionda nel modo giusto”.
La Vigna Rionda Riserva Etichetta Nera sarà imbottigliata solo nelle migliori annate; mentre quelle che non saranno Etichetta Nera continueranno a portare l’etichetta color crema.
Il “nuovo” Vigna Rionda sarà fermentato con lieviti indigeni in tini di rovere, per poi essere travasato prima dell’imbottigliamento in vasche in acciaio o in cemento. Come l’attuale Riserva, sarà affinato in legno tra i 30 ed i 42 mesi, in base alle caratteristiche dell’annata. L’Etichetta Nera 2016 è stata affinata per 36 mesi in botti di rovere.
Il Barolo 2016 di Massolino ha conquistato il settimo posto nella Top 100 di Wine Spectator nel 2020. La qualità non è mai stata così pregiata in quest’azienda e i fan del Piemonte non dovranno certamente farsi scappare i rossi di questa storica cantina.
[…] l’aggettivo straordinario è alquanto inscindibile da Vignarionda.
[…] Vignarionda si trova nel cuore del versante occidentale della dorsale collinare del comune di Serralunga d’Alba e si estende per circa dieci ettari, a un’altitudine fra i 300 e i 350 metri. La matrice geologica dominante del terreno è la Formazione di Lequio, che rappresenta l’ultima propaggine delle formazioni tipiche dell’Alta Langa, oltre ad essere la più antica e la più ricca in calcare tra quelle presenti nella zona di Barolo. […]
[…] Uno dei vini simbolo – con la grande capacità di rispecchiare le caratteristiche espresse da questo terroir più antico – è sicuramente il Barolo Vigna Rionda Riserva di Massolino, la cui annata 2014 è stata oggetto di un nostro recente assaggio. […]
[…] Forte impatto olfattivo caratterizzato da una ricchezza fruttata (fragola, lampone e melograno), nota di camino e legno arso (tipico del Barolo di Serralunga) e una coda leggera di rosa selvatica. La trama tannica è talmente sottile e ben tessuta capace di donare una sensazione di quasi rotondità e morbidezza, pur sapendo che sotto c’è una materia prima in continuo movimento che regala un sorso vibrante.
Vino di straordinaria forza, potenza e personalità. Uno dei capolavori della viticultura italiana d’eccellenza.
“Soup is complicated. Is it lunch, dinner, or both? Is a sandwich required? Is that sandwich dipped or not dipped? Is slurping cool? […] What’s even more complicated is that, although you’re consuming a liquid-based meal, you still get thirsty. So what do you sip with soup? Wine, of course! […] Here are some wines that will match with a warming bowl.”
Massolino Dolcetto d’Alba 2019
“Soft, juicy, and filled with aromas of blackberries, blueberries, and a whiff of fresh soil, this is a very well-balanced wine. The acidity is just right, keeping some depth on the palate. Rustic soups like lentil or tortellini soup would warm the soul with this bottle.”